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Herman Melville (Italiano)

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Vagabondaggi e viaggi

Il giovane Melville aveva già iniziato a scrivere, ma il resto della sua giovinezza divenne una ricerca di sicurezza. Una ricerca comparabile nel regno spirituale doveva caratterizzare gran parte della sua scrittura. La crisi che iniziò Herman nei suoi vagabondaggi arrivò nel 1837, quando Gansevoort fallì e la famiglia si trasferì nella vicina Lansingburgh (in seguito Troy)., In quello che doveva essere un ultimo tentativo di occupazione ortodossa, Herman ha studiato topografia a Lansingburgh Academy di attrezzarsi per un posto con il progetto Erie Canal. Quando il lavoro non si concretizzò, Gansevoort organizzò per Herman la spedizione come cabin boy sulla “St. Lawrence”, una nave mercantile in navigazione nel giugno 1839 da New York per Liverpool. Il viaggio estivo non dedicò Melville al mare, e al suo ritorno la sua famiglia dipendeva ancora dalla carità dei parenti. Dopo una ricerca di lavoro, ha insegnato brevemente in una scuola che ha chiuso senza pagarlo., Suo zio Thomas, che aveva lasciato Pittsfield per Illinois, a quanto pare non aveva alcun aiuto da offrire quando il giovane lo seguì ovest. Nel gennaio 1841 Melville salpò sulla baleniera “Acushnet” da New Bedford, Massachusetts, per un viaggio nei Mari del Sud.

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Nel giugno 1842 la “Acushnet” ancorata nelle isole Marchesi nell’attuale Polinesia francese. Le avventure di Melville qui, un po ‘ romanzate, divennero il soggetto del suo primo romanzo, Typee (1846)., Nel mese di luglio Melville e un compagno saltato nave e, secondo Typee, trascorso circa quattro mesi come ospite prigionieri del popolo Typee reputato cannibalistico. In realtà, ad agosto è stato registrato nell’equipaggio della baleniera australiana “Lucy Ann.”Qualunque sia la sua precisa corrispondenza con il fatto, tuttavia, Typee era fedele all’impatto immaginativo dell’esperienza su Melville. Nonostante le insinuazioni di pericolo, Melville rappresentava l’esotica valle dei Typees come un santuario idilliaco da una civiltà aggressiva e aggressiva.,

Anche se Melville era giù per una quota 120 del ricavato della baleniera, il viaggio era stato improduttivo. Si unì a un ammutinamento che sbarcò gli ammutinati in una prigione di Tahiti, da cui fuggì senza difficoltà. Su questi eventi e sul loro seguito, Melville basò il suo secondo libro, Omoo (1847). Spensierato nel tono, con l’ammutinamento mostrato come una sorta di farsa, descrive i viaggi di Melville attraverso le isole, accompagnato da Long Ghost, ex medico della nave, ora diventato vagabondo., Il vagabondare spensierato confermò l’amarezza di Melville contro la degradazione coloniale e, soprattutto, missionaria dei popoli nativi tahitiani.

Questi viaggi, infatti, occupavano meno di un mese. Nel mese di novembre ha firmato come arpionatore sul suo ultimo baleniere, il “Charles & Henry,” di Nantucket, Massachusetts. Sei mesi dopo sbarcò a Lahaina, nelle Isole Hawaii. In qualche modo si sostenne per più di tre mesi; poi nell’agosto 1843 firmò come marinaio ordinario sulla fregata “Stati Uniti”, che nell’ottobre 1844 lo congedò a Boston.

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