Articles

200 Termini chiave di yoga sanscrito

Posted by admin

Estratti con il permesso dell’autore: traditionalyogastudies.com. Copyright 1999 di Georg Feuerstein

Abhyasa: pratica; cfr. vairagya

Acarya (a volte scritto Acharya in inglese): un precettore, istruttore; cfr. guru

Advaita (“nondualità”): la verità e l’insegnamento che esiste una sola Realtà (Atman, Brahman), specialmente come si trova nelle Upanishad; vedi anche Vedanta

Ahamkara (“I-maker”): il principio di individuazione, o ego, che deve essere trasceso; cfr.,”che l’impegno è fatta”): un eremo; anche una fase della vita, come il brahmacharya, padrone di casa, abitante della foresta, e completa renouncer (samnyasin)

Leggere La Bhagavad Gita: La Canzone di Dio Raccontata in inglese Semplificato

Asmita (“io-sono-ness”): un concetto di Patanjali otto-limbed yoga, circa sinonimo di ahamkara

l’Atman (“self”): il Sé trascendentale, o Spirito, che è eterna e superconsci; la nostra vera natura o identità; talvolta viene fatta una distinzione tra l’atman, il sé individuale e il parama-atman, il Sé trascendentale; si veda anche il purusha; cfr., brahman

Avadhuta (“colui che ha versato ”): un tipo radicale di rinunciatario (samnyasin) che spesso si impegna in comportamenti non convenzionali

Avidya (“ignoranza”): la causa principale della sofferenza (duhkha); chiamato anche ajnana; cf.,(“illuminazione”): lo stato del risvegliato, o buddha

Bodhisattva (“vibrazione”): nel buddismo Mahayana yoga, l’individuo che, mossi da compassione (karuna), si è impegnata a raggiungere l’illuminazione per il beneficio di tutti gli altri esseri

Brahma (“colui che è cresciuta espansiva”): il Creatore dell’universo, il principio primo (tattva) a sbucare fuori della Realtà ultima (brahman)

Brahmacharya (da brahma e acarya “brahmic condotta”): la disciplina della castità, che produce ojas

il Brahman (“quello che è cresciuta espansiva”): la Realtà ultima (cfr., atman, purusha)

Brahmana: un bramino, un membro della più alta classe sociale della società indiana tradizionale; anche un primo tipo di testo rituale che spiega i rituali e la mitologia dei quattro Veda; cfr. Aranyaka, Upanishad, Veda

Buddha (“risvegliato”): designazione della persona che ha raggiunto l’illuminazione (bodhi) e, quindi, la libertà interiore; il titolo onorifico di Gautama, il fondatore del Buddismo, che visse nel sesto secolo a. C. E.

Buddhi (“colei che è cosciente e sveglio”): la mente superiore, che è la sede della sapienza (vidya, jnana); cfr.,usness sigillo”): comune di gesti (mudra) in meditazione (dhyana), che è formata da portare le punte del dito indice e il pollice, mentre le altre dita sono tenuti dritti

Cit (“coscienza”): il” superconscio Realtà ultima (vedi l’atman, il brahman)

Citta (“ciò che è cosciente”): ordinari di coscienza, la mente, anziché cit

per saperne di Gheranda Samhita/Commento su gli Insegnamenti Yoga di Maharshi Gheranda

Darshana (“vedere”): la visione in senso letterale e metaforico; un sistema di filosofia, come lo yoga darshana di Patanjali; cfr.,un (“partecipazione”): la concentrazione, il sesto ramo (anga) di Patanjali otto-limbed yoga

Dharma (“portatore”): un termine di numerosi significati; spesso usato nel senso di “legge”, “legalità” “virtù”, “giustizia”, “norma”

Dhyana (“ideare”): la meditazione, il settimo arto (anga) di Patanjali otto-limbed yoga

Diksha (“iniziazione”): la legge e la condizione di induzione in aspetti nascosti di yoga o di un particolare lignaggio di maestri; tutti lo yoga tradizionale è di iniziazione

Drishti (“vista/vista”): yoga sguardo, come la punta del naso o il punto tra le sopracciglia; cfr., darshana

Gayatri mantra -: un famoso Vedica mantra recitato in particolare all’alba: tat savitur varenyam bhargo devasya dhimahi dhiyo yo nah pracodayat

Gheranda-Samhita (” Gheranda Compendio”): uno dei tre principali manuali classici di hatha yoga, composto nel xvii secolo; cfr.,a-nadi) che impediscono la piena ascesa di il potere del serpente (kundalini-shakti); i tre nodi che sono noti come brahma granthi (al minor centro psico-energetici del corpo sottile), vishnu e granthi (al centro), e rudra-granthi (al sopracciglio centro)

Guna (“qualità”): un termine che ha numerosi significati, tra cui “virtù”; spesso si fa riferimento a tre principali “qualità” o costituenti della natura (prakriti): tamas (principio di inerzia), rajas (il principio dinamico), e sattva (il principio di lucidità)

Guru (“colui che è pesante, pesante”): un maestro spirituale; cfr.,aise del guru, spesso cantato in ashramas

Guru-Yoga (Yoga del maestro”): un yoga approccio che fa il guru, il fulcro di un discepolo della pratica; tutte le forme tradizionali di yoga contiene un forte elemento di guru-yoga

per saperne di Hatha Yoga Pradipika

Hamsa (“il cigno/gander”): oltre il significato letterale, questo termine si riferisce anche al respiro (prana) come si muove all’interno del corpo; individuata la coscienza (jiva) spinto dal soffio; vedere jiva-atman; vedere anche paramahamsa

Hatha Yoga (“Forte Yoga”): un importante ramo di yoga, sviluppato da Goraksha e altri adepti c., 1000 E. V.,quindi, il controllo del respiro (pranayama)

Hatha-Yoga-Pradipika (“Luce di Hatha Yoga”): uno dei tre classici manuali di hatha yoga, scritto da Svatmarama Yogendra nel xiv secolo

Hiranyagarbha (d’Oro”Germe”): il mitico fondatore di yoga; il primo principio cosmologico (tattva) a sbucare fuori della Realtà infinita; anche chiamato Brahma

Ida-nadi (“pale conduit”): il prana corrente o di un arco ascendente sul lato sinistro del canale centrale (sushumna nadi) associati con il sistema nervoso parasimpatico e avere un raffreddamento o un effetto calmante sulla mente, se attivato; cfr.,a volte Jain): di pertinenza del jinas (“vincitori”), liberata adepti del Giainismo, un membro del Jainismo, la tradizione spirituale fondata da Vardhamana Mahavira, un contemporaneo di Gautama il Buddha

Japa (“mormorare”): la recitazione di mantra

Jiva-atman, jivatman (“personale”): individuata la coscienza, contro il massimo di Sé (parama-atman)

Jivan-mukta (“colui che è liberato in vita”): un adepto, che, ancora incarnato, ha raggiunto la liberazione (moksha)

Jivan-mukti (“vivere liberazione”): lo stato di liberazione, pur essendo incarnato; cfr., videha-mukti

Jnana (“conoscenza / saggezza”): sia la conoscenza mondana che la saggezza che trascende il mondo, a seconda del contesto; vedi anche prajna; cf.,f (atman) e bloccando così la sua luce: anna-maya kosha”busta di cibo,” il corpo fisico), prana-maya kosha”busta di forza vitale”), mano-maya kosha”busta fatto di mente”), vijnana-maya kosha”busta-di-coscienza”), e ananda-maya kosha”busta di beatitudine”); alcune vecchie tradizioni riguardo l’ultimo kosha come identico con Sé (atman)

Krishna (“Estrattore”): un’incarnazione del Dio Vishnu, il Dio-uomo, i cui insegnamenti possono essere trovati nella Bhagavad Gita e il Bhagavata-Purana/p>

Kumbhaka (“potlike”): il respiro di conservazione; cfr., puraka, recaka

Kundalini-shakti (“potere a spirale”): secondo il Tantra e l’hatha yoga, il potere del serpente o energia spirituale, che esiste in forma potenziale al centro psico-energetico più basso del corpo (cioè, il mula-adhara-cakra) e che deve essere risvegliato e guidato al centro della corona (cioè, il potere del serpente, il sahasrara cakra) per la piena illuminazione a verificarsi

Kundalini-Yoga: lo yoga del percorso di messa a fuoco sulla kundalini processo come mezzo di liberazione

Provare Lotuscrafts Cuscino da Meditazione Zafu

Laya-Yoga (Yoga della dissoluzione”): una forma avanzata del processo di Tantra yoga attraverso il quale le energie associate ai vari psico-centri energetici (chakra) del corpo sottile sono gradualmente dissolto attraverso la salita di il potere del serpente (kundalini-shakti)

Linga (“marco”): il fallo come un principio di creatività; un simbolo del Dio Shiva; cfr.,espectively

Mandala (“cerchio”): un disegno circolare che simboleggia il cosmo e le specifiche per una divinità

Mantra (dalla radice verbale uomo “pensare”): un suono sacro o una frase, come om, ronzio, o om namah shivaya, che ha un forte effetto sulla mente dell’individuo recitando; di essere in ultima analisi, efficace, un mantra deve essere data in un contesto iniziatico (diksha)

Mantra-Yoga: lo yoga percorso utilizzando i mantra come il principale mezzo di liberazione

Marman (“letale ”): in Ayurveda e yoga, un punto vitale nel corpo fisico in cui l’energia è concentrata o bloccato; cfr.,linea di castità (brahmacharya)

Om: il primo mantra che simboleggia la Realtà ultima, che è preposto a molti mantrica esternazioni

Parama-atman o paramatman (“sé supremo”): il Sé trascendentale, che è singolare, mentre al contrario se individuato (jiva-atman) che esiste in infiniti numeri in forma di esseri viventi

paramahamsa, paramahansa (“supremo swan”): un titolo onorifico dato a grandi adepti, come Ramakrishna e Yogananda

Vedere alsoWhy Paramahansa Yogananda Era un Uomo, Prima che il Suo Tempo

Patanjali: compilatore degli Yoga Sutra, che visse c., 150 E. V.

Pingala – nadi (”condotto rossastro”): la corrente prana o arco ascendente sul lato destro del canale centrale (sushumna-nadi) e associato al sistema nervoso simpatico e avente un effetto energizzante sulla mente quando attivato; cfr., diciotto principali e molte altre opere minori di questa natura

Purusha (“maschio”): il trascendentale Sé (atman), o Spirito, una denominazione che viene utilizzato soprattutto nel Samkhya e Patanjali yoga darshana

Radha l’uomo-Dio, Krishna, sposa, nome della Madre divina

Raja-Yoga (“Royal Yoga”): un tardo medievale denominazione di Patanjali ottuplice yoga darshana, noto anche come yoga classico

Rama: un’incarnazione del Dio Vishnu precedente Krishna; il principale eroe del Ramayana

Ramayana (“Rama è la vita”): in India due grandi epopee nazionali raccontare la storia di Rama; cfr., Mahabharata

Recaka (espulsione): espirazione, un aspetto di controllo del respiro (pranayama)

Rig-Veda; vedere Veda

Rishi (“veggente”): una categoria di Vrindavana, la salvia; un titolo onorifico di certo venerati maestri, come il Sud Indiano salvia Ramana, che è conosciuto come maharshi (da maha significa “grande” e rishi); cfr.,tasy, dove c’è una perfetta continuità di superconsci tutto di veglia, di sogno e di sonno

Samatva o samata (“uniformità”): la condizione mentale di armonia, di equilibrio

Samkhya (“Numero”): uno dei principali tradizioni dell’Induismo, che si occupa della classificazione dei principi (tattva) di esistenza e il loro discernimento per distinguere tra lo Spirito (purusha) e i vari aspetti della Natura (prakriti); questo importante sistema cresciuti al di fuori dell’antico (pre-Buddista) Samkhya-Yoga tradizione e venne codificata nel Samkhya-Karika di Ishvara Krishna (c., 350 E. V.)

Samnyasa (“scacciare”): lo stato di rinuncia, che è il quarto e ultimo stadio della vita (vedi ashrama)e consiste principalmente in un allontanamento interiore da ciò che è inteso come finito e secondariamente in un abbandono esterno delle cose finite; cfr.,la cooperazione

Shankara (“chi è favorevole”): l’ottavo secolo abile che è stato il più grande sostenitore di nondualism (Advaita Vedanta) e la cui scuola filosofica era probabilmente responsabile per il declino del Buddismo in India

Shishya (“studente/discepolo”): l’iniziato discepolo del guru

Shiva (“Colui che è benigno”): il Divino; una divinità che ha servito yoghi come un archetipo del modello per tutto il medioevo

Shiva Sutra (“Aforismi di Shiva”): come lo Yoga Sutra di Patanjali, un classico dello yoga, come insegnato nella Shivaita del Kashmir; scritto da Vasugupta (ix secolo d. C.,Essi,ork composto di aforistica dichiarazioni, come Patanjali Yoga Sutra o Vasugupta sua Shiva Sutra

Svadhyaya (“proprio andare in”): studio, un aspetto importante del percorso yogico, elencata tra le pratiche di autocontrollo (niyama) nel >Patanjali ottuplice yoga; la recitazione di mantra (vedi anche japa)

Tantra (“Telaio”): un tipo di Sanscrito opera, che contiene insegnamenti Tantrici; la tradizione del Tantrismo, che si concentra sulla shakti lato della vita spirituale e che ha avuto origine nel post all’inizio dell’era Cristiana, e ha raggiunto il suo classico dispone di circa 1000 ° C.,Essi,pproaches, dal momento che tutti coinvolgono auto-trascendenza

Tattva (“thatness”): un fatto o realtà, di una particolare categoria di esistenza come l’ahamkara, buddhi, manas; la Realtà ultima (si veda anche l’atman, il brahman)

Turiya (“quarto”), chiamato anche cathurtha: la Realtà trascendentale, che supera i tre convenzionale stati di coscienza, cioè il risveglio, il sonno, e il sogno

Upanishad (“seduto”): un tipo di scrittura che rappresenta la parte conclusiva della rivelato letteratura dell’Induismo, quindi la designazione del Vedanta, per gli insegnamenti di queste opere sacre; cfr., Aranyaka, Brahmana, Veda

Upaya (“significa”): nello yoga buddista, la pratica della compassione (karuna); cfr. prajna

Vairagya (“spassion”): l’atteggiamento di ren interiore

Leave A Comment