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Dante Alighieri (1265-1321) (Italiano)

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Dante Alighieri (1265-1321) fu il più importante poeta del tardo Medioevo e del primo Rinascimento. Fu anche un pensatore di spicco nei campi della teoria letteraria, della filosofia morale e sociale e del pensiero politico. La sua opera più famosa, La Divina Commedia, è un punto di riferimento letterario e una sintesi delle sue opinioni politiche, religiose e sociali., L’abbraccio di Dante all’individualità umana e alla felicità e il suo uso dell’italiano piuttosto che del latino nella Divina Commedia sono spesso considerati un segnale della fine del Medioevo e dell’ascesa dell’umanesimo rinascimentale. Dante nacque da una nobile famiglia fiorentina appartenente al partito dei Guelfi bianchi e alleata del papato. Il suo coinvolgimento con la politica caotica del tempo, tuttavia, convinto Dante della necessità di unità politica e la separazione di chiesa e stato., Tuttavia, dopo che i Guelfi neri presero il potere a Firenze, Dante fu costretto all’esilio per il saldo dei suoi anni.

Le concezioni di Dante dei corretti ordini politici, religiosi e sociali erano una potente critica delle pratiche esistenti. La sua opera De monarchia (forse scritta per Enrico VII )1 sostiene una monarchia mondiale suprema con tutti gli altri ordini temporali subordinati ad essa. L’unica missione della Chiesa, in questa prospettiva, è quella di concentrarsi sulle questioni religiose, in particolare sulla salvezza., In questo schema Dante accettò le pretese né dell’imperatore né del papato (articolate notoriamente da Bonifacio VIII ) alla supremazia su entrambe le sfere. Dante ha sostenuto che entrambi i leader stavano trascurando i loro doveri, come l’attuale disordine sembrava dimostrare. Il suo lavoro è stato condannato come eretico.

Mentre Dante incorporava molti temi scolastici e credenze nelle sue opere, la sua dottrina ultima era di gran lunga diversa e di natura umanistica. Egli non credeva che questa vita fosse semplicemente un peso necessario per prepararsi alla vita eterna, ma che gli individui dovessero cercare di essere felici sulla terra., Inoltre, credeva che l’anima individuale fosse parte del tutto collettivo ma conservasse la sua individualità. La sua attenzione all’individuo faceva parte del suo schema più ampio ed è evidente nelle numerose personalità distinte che il suo personaggio incontra nella Divina Commedia. Il suo disegno per un ordine mondiale incorpora la sua fede nella duplice natura dell’umanità. In questa visione, l’uomo è di due parti: terrena/temporanea (il corpo) e spirituale/eterna (l’anima). L’uomo ha il dovere di tentare di ottenere la felicità terrena e la vita eterna., Questa visione della natura e dei doveri dell’umanità era parte integrante delle convinzioni politiche di Dante e rafforzava la sua opinione che Chiesa e stato dovevano essere separati. Indicativo dell’emergere dell’umanesimo era il ruolo più ampio che Dante forniva alle arti umane nell’ordinare le questioni terrene e spirituali. Nella sua critica alla chiesa e all’impero e nella sua rielaborazione della dottrina cristiana, Dante inaugurò una nuova era di sforzi intellettuali.

Note di chiusura

Unam sanctum, 1302.

Bibliografia

Opere dell’Autore

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