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Simulacri e simulazione di Jean Baudrillard-sommario

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Simulacri e simulazione di Jean Baudrillard-sommario

“…Il simulacro non è mai ciò che nasconde la verità–è la verità che nasconde che non ce n’è.Il simulacro è vero”(Baudrillard, “Simulacra e simulazione”)

Il concetto di Simulacra, o Simulacro, non è stato inventato da Jean Baudrillard, ed è stato un concetto riapparso nel pensiero filosofico francese come quello di Deleuze, per esempio, prima della pubblicazione di “Simulacra e simulazione” di Baudrillard nel 1981., Nel suo ordinamento lessicale, simulacra è un’immagine materialeche appare come qualcos’altro senza avere le caratteristiche o l’essenza di quel qualcosa. Questo è somewhatreminiscent dell’obiezione di Platone alle rappresentazioni che vengono a sostituire il “reale” a cui perdiamo l’accesso.

In “Simulacra e simulazione” Baudrillard si chiede cosa succede in un mondo che alla fine viene negato ogni accesso al reale e in cui esistono solo simulacri e simulazione. Per Baudrillard, questo è in realtà ilmondo in cui viviamo., Le simulazioni prendono il sopravvento sul nostro rapporto con la vita reale, creando un’iperrealtà che è una copia che non ha originale. Questa iperrealtà si verifica quando la differenza tra realtà e rappresentazione crolla e non siamo più in grado di vedere un’immagine come riflesso di qualcosa di diverso dal commercio asimbolico di significanti nella cultura, non nel mondo reale.

Nel capitolo “Precessione dei simulacri” Baudrillard descrive tre ordini di simulacri. Il primo inquale realtà è rappresentata dall’immagine (la mappa rappresenta il territorio)., Il secondo ordine di simulacri è unoin cui la distinzione tra realtà e rappresentazione è sfocata. Il terzo ordine dei simulacri è quello della simulazione che sostituisce il rapporto tra realtà e rappresentazione. La realtà stessa è così perdutain favore di un’iperrealtà.

Baudrillard fornisce notoriamente gli esempi di Disneyland e Watergate per dimostrare la funzione del terzo ordine di simulacri e la produzione di un’iperrealtà che ci fa credere di poter distinguere la realtà dalla rappresentazione, il reale dall’immaginario e la copia dal suo originale.

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