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Sopravvivenza a lungo termine dopo ictus: 30 anni di follow-up in una coorte, il Copenhagen City Heart Study

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Background e scopo: Solo pochi hanno studiato la sopravvivenza a lungo termine dopo ictus. Tale conoscenza è essenziale per la valutazione del carico attuale e futuro dell’ictus. Il presente studio presenta fino a 30 anni di follow-up dei pazienti dopo un primo ictus.,

Metodi: I partecipanti al Copenhagen City Heart Study che hanno sperimentato un primo ictus dal 1978 alla fine del 2001 sono stati seguiti fino alla fine del 2007. Gli eventi di ictus sono stati convalidati utilizzando la definizione di ictus dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il collegamento con il sistema di registrazione civile danese ha consentito l’identificazione dei partecipanti deceduti prima della fine del 2007. Il Registro nazionale delle cause di morte fornito causa di morte., La sopravvivenza nei pazienti con ictus è stata confrontata con la sopravvivenza nei partecipanti allo studio del cuore della città di Copenaghen che non hanno subito un ictus e con la sopravvivenza nella popolazione danese generale. Per confrontare la sopravvivenza in sei periodi consecutivi di 4 anni, a partire dal 1978-1982, sono state utilizzate analisi di regressione di Cox adattate per età e sesso.

Risultati: Su 2.051 pazienti con primo ictus, 1.801 sono morti durante il follow-up. Le cause di morte erano la malattia cerebrovascolare nel 37%, altre malattie cardiovascolari nel 28%, il cancro nel 12% e altre cause nel 23%., Il determinante più importante per la sopravvivenza a lungo termine era l’età al momento dell’ictus. Nella fascia di età da 65 a 72 anni l ‘ 11% è sopravvissuto a 15 anni dopo l’ictus. Nel gruppo di età < 65 anni il 28% è sopravvissuto a 15 anni. Per tutti i gruppi di età la sopravvivenza è stata più scarsa nei pazienti con ictus che nei controlli non-ictus. La sopravvivenza a lungo termine è migliorata costantemente nel tempo. L’aspettativa di vita dopo l’ictus è aumentata fino a 4 anni dal 1978 alla fine del 2001, superando l’aumento dell’aspettativa di vita nella popolazione generale., Nelle donne è stata riscontrata una sopravvivenza leggermente più lunga rispetto agli uomini se aggiustata per l’età all’inizio dell’ictus.

Conclusione: In questa coorte la sopravvivenza a lungo termine dopo l’ictus è gradualmente migliorata in tre decenni dal 1978. Il guadagno nella vita residua dopo l’ictus ha superato quello della popolazione generale.

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