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Wilma Rudolph (Italiano)

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era il ventesimo di 21 fratelli di una povera famiglia afroamericana. Era nato prematuramente e ha avuto un’infanzia con problemi di salute: una doppia polmonite all’età di quattro anni e un attacco di poliomielite che lo ha lasciato paralizzato a una gamba per diversi anni all’età di sei anni. Nonostante ciò, la sua tenacia l’ha portata a superare queste battute d’arresto, e lei era un buon giocatore di basket e corridore al liceo.,

ha gareggiato nelle manche per qualificarsi ai Giochi Olimpici di Melbourne 1956, guadagnandosi un posto nella squadra olimpica grazie al suo secondo posto nei 200 m piani. Tuttavia, è stata eliminata nella sua serie, essendo terza nella sua serie dopo la sovietica Maria L. Itkina e il tedesco Kohler. Ha partecipato alla staffetta 4 x 100, dove la squadra degli Stati Uniti era in terza posizione, dopo l’Australia e il Regno Unito.

Rudolph vinse il Campionato Nazionale juniores del 1957 per 75 e 100 yard. Nel 1958 divenne madre., Nel 1960 ha vinto nelle qualificazioni di selezione per i Giochi Olimpici di Roma 1960,i 100 e 200 metri. A quelle Olimpiadi ha vinto la medaglia d’oro in entrambi gli eventi, così come nella staffetta corta. Nel 1961 a Mosca eguaglia il record mondiale dei 100 metri piani con 11,3 e lo rompe a Stoccarda quattro giorni dopo con 11,2 diventando la donna più veloce del mondo, ricevendo il soprannome di “La gazzella nera”. Si ritirò alla fine del 1962, all’età di 22 anni.,

molto attiva nelle proteste che venivano portate avanti per porre fine alle leggi di segregazione razziale alla fine della sua carriera sportiva ha deciso di terminare gli studi e lavorare con i giovani dei ghetti delle grandi città. Per questo motivo, ha partecipato all ‘”operazione Champion”, volta a promuovere la pratica dello sport tra quei giovani che non avevano possibilità di federarsi e successivamente ha creato una propria fondazione, che si è dedicata ad offrire formazione gratuita e organizzare gare tra i giovani più bisognosi.,

morì il 12 novembre 1994 all’età di 54 anni per un tumore al cervello. Il suo funerale fu seguito massicciamente e ricevette numerosi tributi.

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